Fin da piccoli ciò che ci insegnano che bisogna lottare, soffrire, resiste, insegnano a sopportare, come se stessimo vivendo una guerra continua…ma contro chi? Contro cosa?
I conflitti cominciano a scuola, poi continuano a lavoro e l’atteggiamento che si assume è quello di sopportare a tutti i costi tutto! Non si ha la capacità di trovare un punto d’incontro, come se fosse impossibile, e i conflitti, i litigi continuano.
Tutti abbiamo o stiamo attraversato momenti come questo, quella sensazione di essere costantemente in trincea, e l’unico obiettivo è quello di sopravvivere, portandosi addosso una costante sensazione di vuoto!… anche tu che in questo momento leggi queste parole…
Quante volte ti sei identificato nelle tue delusioni, nei tuoi fallimenti, nelle tue paure, nell’ansia del futuro?
Sapevi che nelle filosofie orientali non esiste il concetto di “attaccamento” o “resistere”? Che non significa non “soffrire”, ma che non viene vissuto così come lo viviamo noi, con quel costante senso di colpa a cui ci sottoponiamo costantemente, perché pensiamo che non ci siano altre vie d’uscita.
La consapevolezza che tutto è mutevole nella vita e nulla resta mai uguale a sé stesso. Questo è uno dei pilastri del Buddhismo, il non-attaccamento.
Lao Tzu diceva, quasi tremila anni fa, che “chi è depresso vive nel passato e chi è ansioso vive nel futuro… e che quindi la sofferenza è causata dalla mente.
E’ importante vivere nel momento presente, concentrarci su ciò che abbiamo, perché solo se siamo completamente immersi nel presente possiamo scegliere. Arrendersi a questo presente, che non significa sottomettersi o vivere la sconfitta, perché l’unica cosa che sconfiggerai sarà l’ego, causa di ogni tua sofferenza, conflitti.
Nella nostra società sono tutti perennemente preoccupati per qualcosa, e anche quando non esiste un vero motivo, lo creano. Gli unici momenti in cui si animano sono i momenti di rabbia, invidia, odio. Questo perché l’ego prende il sopravvento. Bisogna andare oltre la voce dell’ego, andare oltre ciò che la società ci impone.
Arrenditi di fronte la meraviglia della vita, emozionati di fronte ad un tramonto, smetti di pensare al passato, perché non poteva essere diverso da ciò che è stato…altrimenti lo sarebbe stato, e smetti di crearti ansia per un futuro che è soltanto un’ipotesi! Vivi qui ed ora, vivi il tuo presente.
Ti chiederai… ma come posso riuscire a fare questo?… la risposta è semplice…. Devi volerlo!
Ci vuole coraggio a guardarsi dentro, è più facile identificarsi con il proprio passato, con la propria sofferenza, sprecando il proprio presente! Ma è in questo preciso istante che perdi te stesso, nel momento in cui concentri la tua attenzione su qualcosa che non può più tornare, invece di concentrarci su ciò che hai e sei ora.
Non prendertela con il pozzo secco che non ti dà l’acqua…Chiediti invece perché cerchi disperatamente di dissetarti dove sai che non c’è nulla per te…Perché torni sempre dalle persone che ti feriscono?
Perché non riesci a liberarti di abitudini e situazioni che ti fanno solo stare male?
Non è colpa tua. È la natura umana a mettere in atto questo processo spaventoso ma che è l’unica via per una vita felice!
È l’arte del lasciar andare il passato! Smettere di identificarsi con il passato! È capitato un po’ a tutti di farlo, e quando succede si diventa dipendenti da luoghi, persone, stati d’animo, nonostante si abbia la consapevolezza dell’impatto negativo sulla propria vita.
L’essere umano è programmato per sopravvivere, e non per essere felice, proprio per questo si ha la tendenza a scegliere ciò che conosciamo piuttosto che l’ignoto! Ma ciò che un tempo ci faceva stare bene, ora ci fa stare male, perché certe convinzioni diventano tossiche!
Dentro sappiamo che dobbiamo lasciare andare, eppure non ci riusciamo, perché abbiamo paura che lasciare il nostro passato, significhi perdere anche noi stessi… Addirittura spesso troviamo colpevoli ovunque pur di non ammettere che siamo noi ad avere l’atteggiamento sbagliato e non vogliamo guardare in faccia la realtà.
Avere la consapevolezza che una determinata situazione, relazione, una sicurezza del passato non esistono più. L’acqua si è esaurita, il pozzo è secco. Ed invece di insistere a cercare l’acqua dove non c’è, dovremmo avere il coraggio di allontanarci da ciò che è sicuro ma non ha più niente da darci, ritrovando un po’ di Amor proprio…
Quando hai consapevolezza che nella vita tutto evolve, e lì che anche tu inizi a farlo… “Smetti di essere una roccia e diventi il fiume“… E se scorri con il flusso della vita, l’Universo ti premia….Nella tua esistenza, nella tua vita ritornerà la luce!
Hari Om Tat Sat
con Amore
Lisa Shanti
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