Viviamo come onde di energia nel vasto oceano dell’energia.
Deepak Chopra
Cosa sono le nadi?
Il termine nadi in sanscrito significa tubo, canale. Infatti le nadi sono dei canali di forma tubolare situati nel corpo sottile, canali energetici attraverso cui viene distribuita l’energia vitale del corpo eterico nel quale i canali scorrono.
Non sono ovviamente visibili ad occhio nudo, in quanto si tratta di vie energetiche non osservabili sul piano fisico, anche se lo influenzano. L’energia che scorre al loro interno ha caratteristiche e scopi diversi in base alle necessità del corpo. Tradizionalmente si ritiene che siano più di 70.000 e non trattandosi di organi vitali tangibili, come il cuore o il fegato, bensì di accumuli di energia, sono infatti difficili da numerare.
Il termine “nadi” viene citato per la prima volta nelle Upanisad vediche, insieme di testi religiosi e filosofici indiani risalenti al I millennio a.C., in cui vengono descritte come “qualcosa che passa attraverso tutto il corpo, dalla pianta dei piedi alla sommità della testa, e in cui scorre il Prana, il soffio vitale”.
Ma come funzionano le nadi?
L’insieme delle nadi nel corpo umano forma un vero e proprio circuito in cui l’energia assimilata tramite il respiro scorre in tutto il corpo.
Insieme ai chakra, all’energia kundalini e agli organi eterici, il prana e le nadi formano il corpo sottile; un campo di energia che convive con il nostro corpo fisico, nutrendolo e fornendogli sostentamento energetico. Corpo fisico e corpo sottile sono strettamente legati e si influenzano l’un l’altro, tanto che i ristagni di energia mentale ed emotiva si riflettono infatti sulla sfera fisica. L’essere umano è un insieme di meccanismi energetici strettamente legati tra loro, pertanto per risanare un blocco di energia è necessario un lavoro olistico che coinvolga sia la sfera fisica che quella mentale ed emotiva.
Le tre nadi principali e la loro funzione.
Anche se non conosciamo con esattezza il numero di nadi nel corpo umano, tutti concordano nell’esistenza di tre nadi principali, all’interno della quale scorre un determinato tipo di energia in grado di influenzare il corpo.
Queste nadi sono:
- Ida, la cui energia dona rilassatezza e pazienza, ha un’azione calmante ed influenza l’emisfero destro del cervello. Definita anche “energia passiva”;
- Pingala, la cui energia dà vitalità e forza, un’azione stimolante ed influenza l’emisfero sinistro del cervello. Definita anche “energia attiva”;
- Sushunma, il canale della vita e dell’energia equilibrata, il pilastro centrale delle nadi di tutto il corpo.
La confluenza delle tre nadi principali in sanscrito è conosciuta come triveṇī, e richiama i tre fiumi sacri dell’India: Sushumna è Sarasvati, Pingala è Yamuna, mentre Ida è il Gange.
Ma vediamoli nel dettaglio.
Ida, il canale della luna. E’ posizionato alla nostra sinistra rispetto alla colonna vertebrale e ha un tipo di energia fredda, lunare, femminile: si può facilmente paragonare allo Yin del Tao cinese, avendo una funzione di contrazione e calmante. Il fatto che influenzi l’emisfero destro del cervello, quello della creatività e dell’intuito, è un altro richiamo alla femminilità di questo tipo di energia e al dualismo dell’essere umano.
Pingala, il canale del sole; posizionato invece sulla destra, speculare rispetto ad Ida: l’energia che vi scorre è opposta, quindi calda, solare, maschile, lo Yang, quindi una funzione di dilatazione, di distensione e attivazione. L’energia di Pingala influenza l’emisfero sinistro del cervello, quindi la parte logica e razionale e rappresenta la parte maschile dell’essere umano.
Queste due nadi nascono dal chakra della radice, Muladhara, e si intersecano all’altezza del sesto chakra, Ajna il terzo occhio.
Sushumna, il canale centrale; si posiziona esattamente come la spina dorsale, al centro del corpo, e l’energia al suo interno rappresenta la vita: è equilibrata e precisa rispetto a quella fredda di Ida e quella calda di Pingala. Parte dal chakra della radice e arriva fino alla testa, al chakra della corona, per questo motivo è molto importante che la sua energia sia sempre bilanciata per non creare squilibri nel corpo e negli altri centri energetici.
Quanto è importante il respiro?
Il respiro è strettamente legato a queste nadi, non solo per immettere l’energia, prana, nel corpo sottile, ma anche perché Ida e Pingala sono entrambe associate ad una narice; Pingala a quella destra; mentre quella sinistra è regolata da Ida.
Il ciclo nasale, che regola l’apertura di una narice piuttosto che l’altra, è un atto fisiologico del corpo umano e avviene senza che ce ne accorgiamo. È influenzato dal lavoro delle nadi, poiché la loro alternanza fornisce energia in maniera bilanciata ad uno e poi all’altro emisfero. Quando è la narice sinistra ad essere attiva, le attività dell’emisfero destro vengono acuite, mentre accade il contrario quando è il turno della narice destra.
Tramite lo yoga e la respirazione controllata, e le tecniche di Pranayama, possiamo respirare con entrambe le narici aperte e rifornire di energia anche Sushumna, in modo da equilibrare tutto l’organismo, aiutando a pacificare i disordini del corpo e raggiungere uno stato di coscienza superiore, come durante la meditazione.
Liberare l’energia…
Lo scopo dello yoga è moksha, la liberazione e quindi l’immortalità nello stato di samadhi, l’unione, che è il significato di “yoga” come descritto nei testi dello yoga sutra. Lo sblocco delle nadi è quindi una funzione vitale dello yoga.
Le varie pratiche yoga, comprese le purificazioni preliminari, i mudra, la meditazione, il pranayama e la ripetizione dei mantra lavorano insieme per costringere il prana a spostarsi da Ida e Pingala nel canale centrale di Sushumna. I mudra in particolare chiudono varie aperture, intrappolando così il prana e dirigendolo verso Sushumna, consentendo così alla kundalini di risalire il canale Sushumna, portando alla liberazione.
L’energia scorre naturalmente nel nostro corpo proprio come il sangue, ma siamo a noi, tramite lo yoga, la meditazione e altre pratiche di consapevolezza, a tenerla in equilibrio.
Il dualismo è intrinseco nell’essere umano e in tutte le culture di tutto il mondo: è quindi importante, quali che siano le nostre credenze, cercare di trovare un equilibrio tra le forze contrapposte che convivono in noi.
Siamo parte del Tutto…ed il Tutto è parte di Noi…
Hari Om Tat Sat
Lisa Shanti
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